Legalizzazione e asseverazione sono la stessa cosa?

No, e si deve fare attenzione a non confonderli, perché i due procedimenti di legalizzazione e asseverazione, anche se possono riguardare lo stesso documento, hanno due scopi molto diversi tra loro.

In questo articolo ci occuperemo della legalizzazione.

Per l’asseverazione rimandiamo all’articolo più approfondito già presente sul nostro sito: CHE COS’È UN’ASSEVERAZIONE DI UNA TRADUZIONE?

Che cos’è una legalizzazione?

Con il termine “legalizzazione” si intende il procedimento con il quale il funzionario che si occupa di questa partica sottoscrive un atto pubblico autenticando la firma apposta su un documento.
Detto in parole semplici, conferma che la firma sul documento appartiene alla persona indicata sul documento stesso. Per esempio il funzionario conferma che la firma sul Certificato di Nascita è effettivamente quella dell’addetto dell’Anagrafe che ce l’ha rilasciato.
Questo significa che la legalizzazione non riguarda solo la traduzione di documenti, ma può essere richiesta per qualsiasi certificato o atto legale.

Essa può essere fatta:

  • Dal Tribunale, in caso il documento da legalizzare sia stato rilasciato da un Tribunale italiano (per esempio il vostro Casellario Giudiziale)
  • Dalla Prefettura, in caso il documento da legalizzare sia stato rilasciato da un ente pubblico diverso dal Tribunale (per esempio un certificato del Comune o un certificato di laurea)
  • Nel Paese di provenienza, in caso il documento sia stato rilasciato in un Paese estero.

Attenzione: ricordiamo che in Italia gli enti pubblici non accettano traduzioni giurate o asseverate
all’estero, quindi la procedura corretta è quella di legalizzare il documento nel Paese di provenienza e poi tradurlo e asseverarlo in Italia.

In caso di documenti esteri o diretti verso l’estero, inoltre, la legalizzazione può essere fatta tramite
apposizione di Apostille, o Apostilla.

Ma l’Apostille che cos’è?

L’Apostille è una forma di legalizzazione, prevista quando il documento deve essere reso legalmente valido in un Paese firmatario della Convenzione dell’Aja del 1961.
Nel caso di traduzioni l’Apostille va apposta sia sul documento originale sia sulla traduzione asseverata.

Per sapere se il vostro Paese di provenienza o il Paese dove invierete la traduzione del vostro documento
italiano fa parte della convenzione dell’Aja basta andare su Wikipedia!

Attenzione: se non trovate il Paese che state cercando, vuol dire che non ha aderito alla convenzione. In questo caso dovrete recarvi presso l’ambasciata o il consolato italiano nel Paese d’origine per un visto consolare ulteriore, prima di procedere con la traduzione e l’asseverazione in Italia.

Ricapitoliamo quindi la procedura in caso di necessità di legalizzazione di documenti provenienti
dall’estero:

  1. Richiesta del documento presso l’ente del vostro Paese;
  2. Legalizzazione tramite Apostille, in caso sia un Paese firmatario della Convenzione dell’Aja, o
    legalizzazione nel Paese di provenienza e richiesta presso l’ambasciata o il consolato italiano di un
    visto consolare;
  3. Traduzione e asseverazione della traduzione del documento in Italia.

Per i dettagli su come si procede con l’asseverazione vi rimandiamo al seguente link: CHE COS’È
UN’ASSEVERAZIONE DI UNA TRADUZIONE?